Uno dei dubbi che ci poniamo più spesso quando valutiamo l’acquisto di un’auto elettrica è relativo alle modalità di ricarica: in questo articolo vi daremo una panoramica dettagliata delle molte possibilità che avete per ricaricare la vostra vettura elettrica.
A Casa o al Lavoro
Per una ricarica semplice e funzionale a domicilio, puoi collegare il tuo veicolo elettrico ad una Wall Box mediante l'apposito cavo di ricarica. Potrai così organizzare in maniera autonoma la ricarica della tua automobile, senza vincoli e con la certezza di avere sempre l’energia necessaria per i tuoi spostamenti.
La Wall Box è una stazione di ricarica a parete che riduce i tempi di ricarica rispetto ad una normale presa domestica e garantisce la massima sicurezza. Ideale per la ricarica in ambito domestico o condominiale, o presso l’ufficio per le aziende.
Ma la ricarica a casa può essere effettuata tramite una normale presa domestica: è il metodo più economico (nessun costo di installazione) ma anche il più lento.
Fuori Casa
Puoi ricaricare il tuo veicolo anche presso le colonnine pubbliche, in progressiva installazione e diffusione in molte città d’Italia (ad oggi sono più di 20.000, puoi vederle qui: https://www.e-station.it/mappa-dei-punti-ricarica-pubblici), lungo le strade, nei parcheggi o nei centri commerciali.
Mentre sei in viaggio, attraverso il navigatore della tua auto o tramite Google Maps puoi visualizzare le colonnine più vicine e il loro stato di occupazione. In alternativa, puoi utilizzare un’app dedicata per cercare le colonnine in base a criteri come il tipo di colonnina, la potenza, il prezzo e vedere le recensioni e i commenti degli altri utenti.
Le modalità di ricarica di un veicolo elettrico
La norma IEC 61851-1 prevede quattro modalità di ricarica dei veicoli elettrici:
Ricarica Modo 1 (ricarica lenta): Prevede il collegamento diretto del mezzo alla rete elettrica, con la connessione dell’automobile a una normale presa di corrente a 16 A in corrente alternata, con potenza fino a 7 kW e tensione di 230 V. In questi casi si utilizza una presa Shuko per la connessione del veicolo;
Ricarica Modo 2 (ricarica mediamente lenta): a differenza della ricarica Modo 1, questa seconda modalità comporta l’impiego di un’unità di controllo che si interpone tra il veicolo e la rete elettrica. Questo sistema, spesso chiamato “mobile charger”, non richiede l’utilizzo di strutture fisse come le wall box, quindi è una soluzione versatile e portatile per ricaricare i veicoli elettrici. A seconda del tipo di impianto si usano prese domestiche da 16 A (es presa Shuko) o industriali da 32 A, usufruendo di una ricarica più sicura grazie alla presenza del sistema PWM (Pulse Width Modulation) sul cavo di alimentazione, con potenza massima fino a 22 kW;
Ricarica Modo 3 (ricarica lenta o rapida): si tratta di colonnine fisse o wall box, infrastrutture di ricarica in corrente alternata dotate di unità di controllo e sistemi di protezione. Questa modalità è compatibile con connettori di Tipo 2 o 3, con la possibilità di ricaricare lentamente a 16 A oppure più velocemente a 63 A e 400 V in base al dispositivo utilizzato. Possono essere stazioni di ricarica pubbliche o private, fisse o portatili, con potenza fino a 22 kW;
Ricarica Modo 4 (ricarica rapida o ultrarapida): la quarta modalità è la ricarica rapida o ultrarapida, l’unica che prevede l’utilizzo di corrente continua. In questo caso sono stazioni esclusivamente pubbliche, con ricarica fino a 200 A e 400 V. La maggior parte delle colonnine elettriche arriva a una potenza massima di 150 kW, tuttavia esistono soluzioni all’avanguardia con potenza fino a 350 kW, utilizzando per il collegamento connettori CHAdeMO (standard giapponese) o CCS Combo 2 (standard europeo).